Canali Minisiti ECM

Adroterapia: Italia e Germania insieme per migliorare la ricerca

Oncologia Redazione DottNet | 27/07/2017 19:06

Gli scienziati del Cnao e di Gsi lavoreranno per rendere ancora più preciso il fascio di ioni carbonio

 Il Cnao, il Centro nazionale di adroterapia oncologica di Pavia, una delle 6 strutture al mondo (l'unica in Italia) in grado di effettuare l'adroterapia sia con protoni che con ioni carbonio, ha avviato una collaborazione con il Gsi, il centro di ricerca tedesco situato a Darmstadt che per primo ha portato in Europa l'adroterapia con ioni carbonio alla fine degli anni '90. Gli scienziati del Cnao e di Gsi lavoreranno per rendere ancora più preciso il fascio di ioni carbonio per poterlo utilizzare in modo ancora più efficace contro i tumori situati in organi che si muovono a causa della respirazione, come quelli al polmone, al fegato e al pancreas.   

L'adroterapia è una terapia avanzata contro il cancro, appena entrata nel Sistema sanitario nazionale, che utilizza fasci di protoni e ioni carbonio per curare i tumori non operabili e resistenti alla radioterapia tradizionale che usa raggi X e fotoni. Protoni e ioni carbonio sono efficaci contro queste patologie perché, grazie alle loro caratteristiche fisiche, possono colpire in modo mirato le cellule tumorali e ridurre molto gli effetti collaterali ai tessuti sani.    Al Cnao il fascio di ioni carbonio è generato da un acceleratore di particelle che sfrutta la stessa tecnologia del Cern di Ginevra e che accelera le particelle fino a una velocità pari al 60% della velocità della luce. Questo fascio è estratto dall'acceleratore attraverso un complesso sistema di computer e algoritmi, gestito dagli ingegneri e dai fisici del Cnao, e indirizzato alle sale dove il paziente riceve il trattamento.

pubblicità

L'intensita e la direzione del fascio sono definite in modo preciso a seconda dei diversi casi clinici e sono monitorate da rilevatori collocati nelle sale di trattamento.    Marco Donetti, fisico del dipartimento ricerca e sviluppo di Cnao, spiega: "Il progetto con Gsi, che e appena partito e si concluderà alla fine del 2018, ha come obiettivo di aumentare notevolmente la velocità di rilascio del fascio attraverso l'uso di nuovi algoritmi e rivelatori. Allo stesso tempo, questo permetterà una maggiore accuratezza nel trattamento dei tumori in movimento".

Sulla base della tecnologia collaudata di Cnao e della perizia del Gsi nel campo delle strategie di mitigazione di movimento, un sistema aggiornato di rilascio della dose sarà installato nell'ambiente sperimentale dell'ex struttura di trattamento medico "Cave M" di Gsi, fungendo da banco di prova per i primi test. La stretta collaborazione con il Cnao faciliterà la rapida transizione dei nuovi sviluppi a un ambiente clinico per il diretto beneficio dei pazienti affetti da tumore. In queste settimane una ricercatrice del Gsi, Michelle Lis, ègiàal Cnao di Pavia per lavorare al progetto.

fonte: ansa

Commenti

I Correlati

L’impegno di AIL per Ambiente e Salute. Parte da Genova il viaggio solidale in 8 tappe lungo il Mar Tirreno

Ascierto: "La combinazione di nivolumab, relatlimab e ipilimumab aumenta del 20% il tasso di sopravvivenza alla malattia rispetto alla somministrazione di due immunoterapici insieme"

In collaborazione con l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e la University of Chicago, Fondazione Veronesi finanzierà la ricerca per migliorare il percorso di assistenza ai malati di tumore del polmone

La diretta dalle quattro sale operatorie del polo oncologico l’equipe di Sisto Perdonà fa scuola a specialisti venuti da ogni parte del mondo

Ti potrebbero interessare

Ascierto: "La combinazione di nivolumab, relatlimab e ipilimumab aumenta del 20% il tasso di sopravvivenza alla malattia rispetto alla somministrazione di due immunoterapici insieme"

In collaborazione con l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e la University of Chicago, Fondazione Veronesi finanzierà la ricerca per migliorare il percorso di assistenza ai malati di tumore del polmone

La diretta dalle quattro sale operatorie del polo oncologico l’equipe di Sisto Perdonà fa scuola a specialisti venuti da ogni parte del mondo

Aumentano i casi di tumore al pancreas

Oncologia | Redazione DottNet | 29/05/2024 17:38

In 10 anni, in Italia, i casi di tumori del pancreas sono aumentati del 21%, da 12.200 nel 2013 a 14.800 nel 2023

Ultime News

Indagine Groupama, cresce l'importanza di altre figure

La prevenzione visiva, non solo come mezzo di risparmio economico, ma come beneficio per tutte le fasce d'età, sin dai primi giorni di vita, diventa un pilastro essenziale

La proposta di legge di iniziativa dell’On. Roberto Pella è stata approvata il 28 maggio in Commissione Affari Sociali della Camera, ed è stata calendarizzata per la votazione in Aula

Il fondo immobiliare che realizzerà le case "spoke" le affiderà ai medici interessati in affitto o in leasing